Fidenza – L’offerta sanitaria per migranti e richiedenti asilo, bioetica di fine vita nelle diverse tradizioni religiose, bisogni di salute dei profughi, la sensibilità degli operatori sanitari di fronte al paziente immigrato: di tutti questi temi si è parlato al convegno “La salute degli immigrati e dei profughi e richiedenti asilo: aspetti sanitari e aspetti interreligiosi e interculturali”, che si è tenuto a Fidenza, presso il centro interparrocchiale di San Michele, nell’ambito dell’ottava edizione del Festival della Migrazione.
Dalla premessa che la salute dei migranti ci interroga da vicino – per la rilevanza dei numeri, per la complessità dei bisogni, per l’impatto sull’organizzazione sanitaria –, l’incontro si è concentrato su bisogni sanitari e bioetica nella mattinata ed è proseguito nel pomeriggio con le testimonianze degli operatori sanitari.
L’incontro è stato aperto da una riflessione del card. Matteo Zuppi, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana: “Un convegno importante, che sono convinto possa dare indicazioni operative da condividere con tutti i soggetti coinvolti e in particolare con i vescovi, e originare altre iniziative collegate. Al centro un problema importante, che unisce le indicazioni del capitolo 25 del Vangelo di Matteo, aiutare i malati e accogliere i forestieri. C’è bisogno di ‘samaritani’ che si mettano a disposizione nell’affrontare la questione e trovare soluzioni, un ringraziamento speciale va a chi fa accoglienza, ai confratelli e ai tanti medici che si prestano il loro servizio. Un aspetto su cui mi preme porre l’attenzione è la malattia psichiatrica: la difficoltà di chi affronta tale malattia a spiegare il proprio stato d’animo alimenta il disagio psichiatrico e crea notevoli difficoltà anche a chi si occupa della cura. Su questo chiedo un’attenzione particolare e indicazioni per arrivare a prendere posizioni comuni”.
(Migrantes)